Brigata Nino Stella

Eroi della resistenza nel vicentino

I Comitati di liberazione nazionale furono, durante la resistenza, l'organizzazione politica unitaria dei partiti antifascisti. Dirigevano la resistenza armata e, durante i 20 mesi di occupazione, procuravano alimenti, vestiti, armi e munizioni e, con molti limiti, il denaro necessario per comprare cibo e vestiti. 
Erano organizzazioni raccordate con il CLN Alta Italia e agivano in nome del Governo Italiano. Erano composti da persone nominate dai 6 pertiti antifascisti; talvolta ne mancava qualcuno perchè non sempre i partiti avevano rappresentanti territoriali.

Erano ricercatissimi dai fascisti e in particolare dalla banda Carità. La caduta (cattura) anche di uno solo avrebbe portato alla cattura di tutti gli altri. In caso di cattura la morte era quasi sicura.

Verso la fine della guerra il CLN Alta Italia diede la direttiva di formare in tutte le città e mandamenti dei CLN che assumessero le funzioni di Governo; ciò per mettere gli alleati che arrivavano di fronte al fatto compiuto di una organizzazione democratica già operante, ma anche per garantire l'ordine pubblico e la transizione dallo stato di guerra alla pace.

I nomi dei componenti dei comitati alla liberazione sono i seguenti:

C.L.N. di Chiampo 
Sandro Faedo del Partito d'azione
Emilio Cecchin del Partito Socialista
Cesco Perazzolo della Democrazia Cristiana
Attilio Nardi  del Partito Comunista e primo sindaco di Chiampo

C.L.N. Mandamentale di Arzignano
Gianfranco Volpato e Umberto Povoleri del Partito d'Azione
Giuseppe Rossi e Ermenegildo Lunari del Partito Socialista
Giacomo Rumor, Danilo Turra e Giuseppe Mella della Democrazia Cristiana
Giobatta Albiero e Giordano Tuerolo del Partito Comunista
Primo sindaco di Arzignano Libera Gianfranco Volpato

C.L.N. Mandamentale di Valdagno
Sergio Perin e Eugenio Zaccaria del Partito d'Azione
Nino Cestonaro  del Partito Socialista
Pietro Nizzero  della Democrazia Cristiana
Bruno Gavasso e Pietro Tovo del Partito Comunista
Primo sindaco di Valdagno   Francesco Zanotelli

Nella foto il primo sindaco di Valdagno dal balcone del municipio