Brigata Nino Stella

Eroi della resistenza nel vicentino

In previsione di un possibile ripiegamento strategico dalla “Linea Gotica”, il 27 luglio 1944 Hitler emana la direttiva n.60 con la quale dispone la costruzione di un nuovo complesso difensivo a protezione del confine sud del III° Reich.
La linea di difesa prealpina (Voralpenstellung), che prende il nome di Linea Blu (Blau Linie), parte dal punto di congiunzione tra i confini di Italia, Austria e Svizzera e scende verso sud-est passando a nord del Lago di Garda e di Belluno fino a Monfalcone e Fiume, sfruttando al massimo le opere militari italiane della 1^ Guerra Mondiale.
Il complesso difensivo si distingue in tre settori:
- a ovest il Voralpenstellung vero e proprio;
- a sud il Oberabschnitt Piave;
- a est il Karst Stellung.
Il Vicentino è direttamente interessato dall’Oberabschnitt Piave, che dal Lago di Garda, la Val d’Adige e la Lessinia Veronese, interessa la Val Chiampo e la Val Leogra, i massicci del Carega e del Pasubio, gli Altopiani di Tonezza e dei 7 Comuni con la Val d’Astico e la Val Brenta, sino al Massiccio del Grappa.
La costruzione delle opere dal confine svizzero alla Valle del Piave è sotto la giurisdizione del Gauleiter dell’Alpenvorland (ex province italiane di Belluno, Bolzano e Trento), Franz Hofer; da Longarone (Bl) sino al golfo di Fiume la responsabilità spetta al Gauleiter dell’Adriatische Küsterland (ex province italiane di Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana), Friedrich Rainer.
I due capi delle regioni già annesse di fatto al III° Reich, sono preposti anche alle opere della Linea Blu che ricadono nel territorio della RSI, uno sconfinamento sancito con il telegramma di Hitler del 27 luglio ’44, di fatto l’annessione di tutto il Veneto a sinistra del fiume Adige. Infatti, la Linea Blu e preceduta dal Vallo Veneto che “rappresenta lo schermo meridionale, la primissima linea di questo articolato sistema difensivo”.
Come potete vedere nel documento sulla strategia degli alleati questa linea preoccupava molto il comando strategico alleato perchè su di essa potevano confluire, tra truppe della Gotica e presidi nel nord Italia oltre 400.000 tedeschi.
La realizzazione di questa linea fu affidata all'organizzazione Todt; in tale organizzazione si arruolarono durante l'inverno 44-45 molti partigiani non compromessi, ossia non noti come tali.
Nell'Aprile 45 le fortificazioni erano in gran parte completate, ma non presidiate. A posteriori si scoprì che non esisteva un piano di rischieramento per i tedeschi che dalla pianura padana si sarebbero ritirati verso di essa
 
 
 
 
 
 
 
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